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«Qui vi voglio ricordare
il Filippi, il Pimpa, il
Banchi
ed i nomi qui son tanti
li vorrei tutti narrare.
Fonte al Gallo, Scandelaia,
Campignon,
Monte Scalari,
ben fidati casolari
con il grano là sull'aia.
I Venturi e la Graziella
i Trambusti ed i Chiantini
tutti quanti contadini
speme e seme della terra.
...
Gli scienziati della storia
con il bisturi e gli occhiali
non possiedono le chiavi
per fissar questa memoria.»
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Nel concerto Ricordo e canto
vive la memoria inestinguibile della cultura contadina con i temi del lavoro, dell’amore, della lotta
sociale, della guerra che ci arrivano dalle ballate dei cantastorie, dai
contrasti, dai canti partigiani, anarchici e di rivolta che nei nostri
tempi sono stati ripresi e rinnovati.
Il concerto comprende due canti inediti
sulla Resistenza:
La Cantata dei partigiani senza
nome, dedicata a tutti coloro che, pur non
appartenendo ad alcuna brigata o partito, furono protagonisti accanto ai
partigiani della lotta di liberazione, come le donne e i contadini. Nella
cantata si ricorda in particolare la famiglia Cavicchi e l'eccidio di Pian
d'Albero.
La Cantata di Piazza Tasso, che
ricorda i tragici fatti del 17 luglio 1944 con la strage in piazza e, a
poche ore di distanza, la morte di Bruno Fanciullacci.
Quartetto
Angela Batoni
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Voce Angela Batoni
Violino e Chitarra Matteo Ceramelli
Fisarmonica Sabrina Baebucci
Contrabbasso Mirco Capecchi
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Lungo il
sentiero che porta alla casa dei Cavicchi
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