Liombruno

Cantata a Maggio


Questa rappresentazione, eseguita in forma di cantata secondo l’epica popolare del “maggio drammatico” è ispirata da una delle più antiche e dimenticate novelle della “veglia” toscana.
La storia in questo caso è fortemente simbolica e di origine chiaramente mitica: un pescatore deve sacrificare uno dei figli a un serpente emerso dal mare.
In verità il figlio che si offre, Liombruno, il più piccolo, salvando il padre e i fratelli, non verrà mangiato come tutti temono dal serpente, ma rapito da un’aquila.
Questo potente prologo introduce ad una serie di prove, di cui la risolutiva è in verità una prova d’amore nello stile cortese-medioevale.
La novella, cantata in versi ottonari, si snoda ora attraverso il canto dei Cantastorie, ora attraverso la rappresentazione dei Cantori/Attori.
La Cantata può essere rappresentata sia all’aperto che in teatro.

La messa in scena utilizza diversi mezzi e tradizioni teatrali: il maggio drammatico, il cantastorie, il teatrino delle marionette, il mimo, lo spettacolo di strada…

Versione della Cantata rappresentata a Vaglia il 26 maggio 2016 dalla Compagnia di Canto Popolare “Terra Canto Memoria” di S. Niccolò.

Altre versioni della Cantata sono state eseguite dalla “Compagnia di bambini” della Scuola Torrigiani di Firenze nell’anno ’90 e in forma di assolo nel ’92 da Angela Batoni col Trio di musicisti Matteo Ceramelli, Rony Bargellini, Gianni Becucci, in giro per la Toscana.

rappresentazione di Liombruno a Pomino nel ’92
rappresentazione di Liombruno a Pomino nel ’92
Trio di Liombruno a Vallombrosa nel ’93


RASSEGNA STAMPA

La Repubblica, 01/08/1993 Cartellone vacanze